29/06/2022
Carattere, stile e competenze sono tutti elementi indispensabili per affrontare con successo un colloquio di lavoro, ma ci sono anche tantissimi altri particolari che è utile curare se si vuole aumentare le proprie possibilità di successo: a cominciare da una attenta preparazione prima del colloquio stesso.
Come prepararsi per un colloquio, dal vivo e online
Già, come prepararsi a un colloquio di lavoro?
Innanzitutto, occorre informarsi sull’azienda che si sta per incontrare, così da avere bene presente la storia, il carattere e le necessità della realtà lavorativa con la quale avremo a che fare. I modi per raccogliere informazioni sono innumerevoli: leggere attentamente il sito web, seguire gli aggiornamenti sui canali social dell’azienda, verificare la presenza di articoli o approfondimenti su giornali locali o di settore. Una buona conoscenza del contesto aiuta a muoversi meglio durante il colloquio ma anche a evitare inaspettate cadute di stile o pericolosi fraintendimenti.
Altro aspetto importante è ipotizzare delle domande da fare agli intervistatori, così da acquisire importanti informazioni sul potenziale datore di lavoro e da colpire gli interlocutori con dinamismo e attenzione: dalle sfide proprie del ruolo per cui si è candidati agli obiettivi prefissati, dall’evoluzione della realtà aziendale alla cultura del brand, chiedere significa dimostrare interesse e poter poi valutare al meglio l’offerta.
Come vestirsi e come presentarsi a un colloquio di lavoro
Altro suggerimento importante è fare attenzione a come ci si veste: presentarsi al meglio, significa anche vestirsi in modo adeguato rispetto al contesto aziendale. Evitare di scegliere la prima cosa in cui si incappa aprendo l’armadio è una buona pratica da rispettare.
Curare nei dettagli l’abbigliamento aiuta a presentarsi al meglio: a seconda della tipologia di azienda, della posizione e del proprio carattere, ci si può orientare verso uno stile più formale o qualcosa di più sportivo. In generale, sarebbe bene prediligere uno stile classico ma non troppo serioso, con colori neutri e accessori mai troppo vistosi, presentarsi in ordine ma con un tocco casual, così da agevolare il dialogo.
Crea subito il tuo curriculum su LearK
Mettere in luce le tue competenze non è mai stato così facile
Crea subito il curriculum
Cosa dire e cosa non dire durante il colloquio di lavoro
Appunto, il dialogo. Per rendersi interessanti agli occhi di HR e recruiter è importante raccontarsi nel migliore dei modi, rispondere puntualmente alle domande ma anche farne di proprie, evitando argomenti potenzialmente dannosi per la propria immagine o la propria posizione.
Andiamo con ordine: risposte precise e circostanziate aiutano chi deve valutare un profilo a inquadrarne competenze, attitudine e approccio. È importante mantenere il focus sulle richieste principali, divagando solo quando si ha qualcosa in più da dire, approfondendo il tema principale e offrendo così una visione più completa agli intervistatori. Meglio evitare di perdere tempo in lunghe digressioni ricche di opinioni personali e poco attinenti al quesito iniziale.
Fare domande, per i candidati, è invece un modo di scoprire qualcosa in più sull’azienda e sul loro possibile futuro all’interno dell’organizzazione, oltre che per dimostrare presenza e interesse. È fondamentale comprendere bene se il proprio profilo è in linea con l’azienda, quali sono le responsabilità, le evoluzioni e le peculiarità richieste dal ruolo e quali i risultati attesi.
Tra le cose da non chiedere, invece, vi è sicuramente la motivazione per cui si è stati convocati a colloquio. Meglio evitare, almeno alle prime battute, di parlare di benefit o extra, attendendo che siano i recruiter a entrare nei dettagli oppure chiedendo lumi in una fase più avanzata.
Assolutamente inutili e controproducenti sono le critiche ai precedenti gestori di lavoro e prese di posizione troppo nette su questioni non operative: meglio ascoltare il parere dell’azienda e poi valutare personalmente il da farsi.
Cosa fare dopo il colloquio di lavoro
Ci si è preparati, si è svolto il colloquio di lavoro al meglio delle proprie potenzialità: cosa fare, poi?
Uno degli aspetti più importanti (e meno considerati) del processo di selezione, da parte dei candidati, è il mantenimento del dialogo con l’azienda che li ha chiamati per un primo incontro.
Valorizzarsi e distinguersi significa anche saper coltivare le relazioni, parlare apertamente con l’organizzazione incontrata: dopo il colloquio è opportuno inviare una email in cui si ringrazia dell’opportunità e del tempo dedicato, chiedendo lumi su una eventuale seconda fase e rimarcando la propria disponibilità a un nuovo incontro. Qualora il percorso di recruiting fosse in fase avanzata, è possibile anche telefonare all’HR di riferimento per chiedere aggiornamenti.
Insomma, coinvolgimento e professionalità non terminano alla fine del primo colloquio, ma vanno rimarcati anche in seguito. In questo modo, aumentano le possibilità di successo.
Scopri altri consigli per chi è in cerca di lavoro:
LearK ti suggerisce la formazione utile per aumentare le competenze in base alle necessità presenti e future del mercato del lavoro.
Scopri di più