01/02/2023
Strumento fondamentale per la prevenzione e la tutela dei dipendenti, ma anche per la loro crescita professionale, la formazione dei lavoratori è uno dei temi più dibattuti in ambito aziendale, soprattutto dai team HR. Ma quali sono gli obblighi delle organizzazioni nei confronti dei sottoposti? Quando la formazione è obbligatoria? Ecco alcune risposte che aiutano a inquadrare l’argomento, consci che formazione e aggiornamento possono davvero rendere l’ambiente di lavoro più sicuro e attento al benessere dei dipendenti.
Cos’è la formazione dei lavoratori
Per formazione dei lavoratori si intendono tutti quei corsi in grado di svilupparne le competenze sia sui meccanismi di gestione del loro operato, sia sulle tecniche necessarie a performare al meglio, nonché sulle evoluzioni del mercato e del settore, utili a stare al passo con i tempi e ad affrontare nuove sfide.
Tra le diverse tipologie di formazione, un ruolo importante ce l’ha quella obbligatoria, che riguarda soprattutto i temi della salute e della sicurezza sul posto di lavoro.
Quando va fatta la formazione dei lavoratori
Ma quando e come va gestita la formazione obbligatoria dei lavoratori? Stando al D. Lgs 81/08, il datore di lavoro deve fornire ai lavoratori una adeguata formazione in materia di salute e sicurezza, a qualunque settore appartenga l’azienda.
La formazione va svolta ogni qualvolta si assume un nuovo dipendente, ma anche in caso di cambio mansione di un collaboratore, dell’introduzione di nuovi macchinari, tecnologie o attrezzature, oppure dell’introduzione sul luogo di lavoro di sostanze pericolose.
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Le modalità, i contenuti e la durata dei corsi di formazione e aggiornamento su salute e sicurezza sono stabiliti dall’Accordo Stato Regioni del dicembre 2011. Questo stabilisce che, qualora si assuma una nuova persona, la formazione va svolta prima dell’introduzione in azienda, o contestualmente all’assunzione, ovvero entro i primi 60 giorni di lavoro.
Somministrare nel modo corretto la formazione obbligatoria, oltre a garantire maggiore attenzione alla salute e alla sicurezza dei lavoratori, evita anche pesanti sanzioni per l’azienda, che vanno dalle sanzioni pecuniarie alla sospensione dei lavoratori non a norma.
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La formazione dei lavoratori è obbligatoria?
Formazione e aggiornamenti sulle questioni di salute e sicurezza sono obbligatori per tutte le tipologie di aziende, indipendentemente dal livello di rischio di ciascuna. I corsi vanno rinnovati ogni 5 anni, con durata minima di 6 ore per tutti i lavoratori.
Durante l’aggiornamento, come specificato nell’Accordo Stato Regioni, non devono essere riproposti temi e contenuti già presenti nei corsi di base, ma vanno esaminate le evoluzioni giuridico-normative in materia, i rischi cui i lavoratori sono esposti, la gestione e l’organizzazione aziendale in merito alla salute e alla sicurezza, nonché nuove misure di prevenzione.
La formazione obbligatoria non va confusa con i corsi antincendio e primo soccorso, anche essi obbligatori per le aziende, ma da erogare solo ai responsabili delle rispettive emergenze.
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Quanto dura la formazione obbligatoria dei lavoratori?
Oltre a comprendere la gestione della formazione obbligatoria, è utile essere consapevoli della durata minima dei corsi.
Per quanto riguarda la formazione generale, ovvero quella che si concentra sul concetto di rischio, di danno, di prevenzione e protezione, nonché sulla necessità di una corretta organizzazione aziendale, la durata minima è di 4 ore per soggetto, qualunque siano settore e mansione.
Per la formazione specifica, invece, la soglia minima è di 4, 8 oppure 12 ore, a seconda del grado di rischio aziendale (basso, medio, alto) e della mansione: vengono trattati i rischi per ciascuna attività, i possibili danni e le misure di prevenzione.
Riassumendo: per le attività a basso rischio, la durata minima complessiva della formazione obbligatoria su salute e sicurezza è di 8 ore, per quelle a medio rischio è di 12 ore, per quelle a rischio alto si arriva a 16 ore.
La formazione obbligatoria viene erogata in orario di lavoro?
Il comma 12 dell’articolo 37 dell’Accordo Stato Regioni prevede che la formazione sulla sicurezza debba avvenire durante l’orario di lavoro. Inoltre, né il corso iniziale né i successivi aggiornamenti devono comportare oneri economici a carico dei lavoratori.
Questi ultimi sono obbligati a partecipare ai programmi organizzati dal datore di lavoro su salute e sicurezza, senza eccezioni.
Chi attesta l’avvenuta formazione dei lavoratori?
Sono gli appositi enti accreditati a svolgere e attestare l’avvenuta formazione dei lavoratori, che si premurano anche di verificare che tutto l’iter rispetti le normative vigenti e rilasciano la documentazione necessaria a mettere in regola l’azienda, almeno fino all’aggiornamento successivo.
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