27/04/2021
Nell’ultimo anno, soprattutto a causa della persistente emergenza Covid-19, moltissime aziende e ancor più lavoratori hanno scoperto le gioie e i dolori dello smart working.
A marzo 2020, senza preavviso e spesso senza alcuna esperienza in merito, le imprese si sono trovate a dover riorganizzare le proprie attività da remoto. I risultati sono stati spesso eccellenti quanto a qualità e produttività, ma c’è ancora molta confusione sugli aspetti organizzativi e sulla definizione stessa di smart working.
Telelavoro, lavoro da remoto o… smart
Il lavoro da casa non è sempre uguale a se stesso, ci sono forme, normative e attitudini differenti, spesso erroneamente confuse, sotto la dicitura di smart working.
Quest’ultimo ha caratteristiche precise, che azienda e dipendenti devono rispettare: si tratta di una modalità di lavoro agile, adattabile a diverse circostanze e che si circoscrive a periodi temporali definiti, nonché gestibile in luoghi differenti, secondo le necessità del lavoratore dipendente.
Il telelavoro è invece una scelta a lungo termine, se non definitiva, si fonda su un accordo preciso tra datore di lavoro e dipendente, che organizza i tempi, i modi e la gestione del proprio operato da casa come fosse in ufficio.
Come funziona, dunque, il lavoro smart?
La mobilità è il suo tratto distintivo e consente ai lavoratori dipendenti di conciliare al meglio operatività quotidiana e vita privata, secondo le proprie esigenze: questo è possibile grazie alla possibilità di modulare gli orari e la sede di lavoro, con tempistiche e modalità di esecuzione del lavoro che vengono concordate su misura.
Insomma, i dipendenti si impegnano a rispettare le consegne, a garantire un servizio e la qualità del loro lavoro, ma secondo cadenze e organizzazione fatte ad hoc per le loro esigenze. Inoltre, il datore di lavoro non è tenuto a controllare il luogo dove il dipendente opera e a verificarne la sicurezza ambientale.
I vantaggi dello smart working per i lavoratori
Chiariti i confini semantici del termine, può essere utile elencare i vantaggi dello smart working per i dipendenti.
Sicuramente, aiuta a trovare un migliore equilibrio tra vita privata e vita produttiva, gestendo il lavoro negli orari e nei luoghi in cui i dipendenti sono più comodi ed efficienti.
Inoltre consente di affrontare con più creatività e concentrazione i compiti da svolgere, evitando la confusione e le distrazioni dell’ufficio, nonché le sue routine e le sue modalità operative standardizzate.
Più flessibilità e fiducia nei dipendenti significano spesso anche maggiore produttività, poiché lavoratori più sereni, motivati e più rilassati operano con più efficacia.
Gli incentivi allo smart working per le aziende
Sul fronte delle aziende, non solo i lati positivi sono evidenti – tra questi: una migliore gestione dei dipendenti, che possono lavorare in smart working parziale o totale, una più forte fidelizzazione e motivazione del personale, una riduzione dei costi di locazione e mantenimento degli uffici, senza perdere in qualità – ma vi sono anche incentivi mirati al lavoro agile.
La Legge di Bilancio 2021 propone dei bonus per la digitalizzazione delle imprese utili a implementare il lavoro agile:
- un credito d’imposta del 15% per investimenti in dispositivi tecnologici per lo smart working;
- un credito d’imposta del 20% per investimenti in beni strumentali e immateriali per il lavoro agile, entro il limite massimo di 1 milione di euro;
- un iper ammortamento del 50% per investimenti tecnologici fino a 2,5 milioni di euro;
- un iper ammortamento del 30% per investimenti tecnologici fino a 10 milioni di euro;
- un iper ammortamento del 10% per investimenti tecnologici tra i 10 e i 20 milioni di euro;
Un’occasione per la digitalizzazione aziendale
Le imprese che da tempo aspettavano l’occasione per imprimere una svolta digitale al proprio business, ammodernandone non solo la struttura e la strumentazione, ma anche le prassi e i processi gestionali, non hanno che da organizzarsi e scommettere sul futuro, questa volte con le spalle (un po’ più) coperte.
I vantaggi di un’azienda versione 4.0 sono molti e le aree da digitalizzare innumerevoli: dalla gestione del lavoro ai processi di recruiting, sino alla creazione di un piano di formazione aziendale. La tecnologia è un alleato delle imprese di oggi per organizzare il successo di domani.
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