01/02/2023
Nell’ultimo biennio, a causa di fenomeni contestuali come la pandemia da COVID-19 e specifici, come la Great resignation, si è tornati a parlare moltissimo di stress da lavoro correlato. Si tratta di una delle principali problematiche attinenti al mondo del lavoro contemporaneo, causa di un netto peggioramento nella qualità della vita di chi ne soffre. Ecco di cosa si tratta, esattamente, quali sono i sintomi e come gestire tutti i disturbi.
La definizione di stress da lavoro correlato
L’INAIL, l’Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro, definisce lo stress da lavoro correlato come una condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale, conseguenza del fatto che alcuni lavoratori non si sentono in grado di corrispondere alle richieste o alle aspettative riposte in loro.
Chi si trova ad affrontare un elevato carico di lavoro, oppure a svolgere mansioni di grande responsabilità o particolarmente complesse, può accusare defaillance sino al palesarsi dell’esaurimento da stress collegato al lavoro. È proprio l’impiego quotidiano la prima causa dei malesseri percepiti dalla persona: una condizione di disagio che intacca però tutti gli altri ambiti della vita, privata e sociale.
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I sintomi, fisici e non, dello stress da lavoro
I sintomi dello stress da lavoro correlato sono moltissimi e possono coinvolgere diverse sfere della persona: quella fisica, innanzitutto, ma anche quella psicologica e relazionale. Non è sempre semplice individuare in alcuni disturbi la sindrome da stress da lavoro, soprattutto nelle fasi iniziali, quando il disagio può essere più lieve.
La prima fase, normalmente, si manifesta in seguito a un eccessivo impegno professionale, in cui si trascurano vita privata e relazioni per dedicare molte ore giornaliere al proprio impiego.
La seconda fase si palesa con la comparsa dei primi sintomi da stanchezza, che porta con sé irritabilità, sbalzi d’umore, difficoltà nel sonno.
La terza fase è quella cronica, in cui la forte stanchezza non solo coincide con un calo della concentrazione e delle forze, ma anche con un senso di frustrazione che può arrivare alla depressione. È proprio in quest’ultimo stadio che la maggior parte dei sintomi esplodono in tutta la loro forza.
Tra quelli fisici, i più comuni sono mal di testa, insonnia, disturbi digestivi e intestinali, perdita di capelli, vertigini, disturbi della pelle, tachicardia e palpitazioni. A livello psicologico, invece, possono manifestarsi ansia, attacchi di panico, forte insoddisfazione, scarsa autostima. Tutto ciò porta a un progressivo autoisolamento, a problemi di comunicazione con gli altri e, nei casi peggiori, allo sviluppo di dipendenze.
Scorgendo quest’ultimo elenco, è chiaro come lo stress da lavoro correlato impatti su tutta l’esistenza del lavoratore, non solo sugli aspetti legati direttamente alla sua professione, ed è evidente il pericolo di danni permanenti alla salute, se non si interviene adeguatamente.
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Le conseguenze dello stress da lavoro
Le conseguenze immediate dello stress da lavoro sono un peggioramento dello stato di salute psico-fisica di chi ne soffre, ma nel medio e lungo periodo il cronicizzarsi dei problemi può portare alla perdita del lavoro, all’abbandono delle relazioni sociali e a un circolo vizioso che non esclude depressione e sfoghi ancora più dannosi, come l’abuso di alcol, sostanze stupefacenti, gioco d’azzardo e altro ancora.
A favorire il burn-out da lavoro contribuiscono tantissimi aspetti: tra questi, quelli più comuni sono la precarietà dell’impiego, un carico eccessivo di mansioni o di responsabilità, un contesto lavorativo tossico (ruoli confusi, discriminazione, aggressività, mobbing ecc.).
Viceversa, un ambiente di lavoro sereno, organizzato e rispettoso delle necessità di tutti, abbassa notevolmente la possibilità di stress eccessivo.
Come gestire lo stress da lavoro e a chi rivolgersi
Purtroppo, non esiste una soluzione universale e certamente efficace per lenire gli effetti negativi e gestire lo stress da lavoro. Prima di tutto, serve la diagnosi di un medico professionista, che aiuta a individuare le cause e ad affrontare le difficoltà.
Dopo di che è possibile pensare ad azioni concrete per ridurre o azzerare i sintomi e infine ritrovare la serenità. Non è da escludere una terapia psicologica, così come può essere salutare valutare un cambio d’impiego.
Tra le attività che aiutano a gestire lo stress da lavoro ci sono sicuramente la pratica di tecniche di rilassamento, lo sport e le attività all’aperto, lo sviluppo di passioni non collegate al lavoro, una vita sociale florida, con molti amici, un’alimentazione sana e l’uso di prodotti naturali distensivi.
A volte, prima di curare può essere utile prevenire lo stress da lavoro, rispettando il proprio tempo libero e usandolo al meglio, trovando un equilibrio tra vita privata e lavoro, costruendo un ambiente aziendale collaborativo e positivo.
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