28/02/2024
Intelligenza artificiale, social networking, archivi smart e gestione dei dati GDPR compliant: il mondo digitale sta cambiando il lavoro di chi in azienda gestisce le risorse umane, a partire dal recruiting. Fare digital recruiting significa sfruttare il potenziale della rete online per aggiornare e rendere più flessibili le strategie di ricerca e selezione del personale, ma anche ridefinire il modo in cui le organizzazioni si presentano e attirano nuovi talenti. Ecco come sta mutando l’approccio alle assunzioni e quali sono le opportunità da cogliere.
Cos'è il digital recruiting?
Per digital recruiting si intende un approccio alla ricerca e selezione del personale che mette al centro le tecnologie digitali, utili sia nella fase di promozione dell’offerta di lavoro, sia in quelle di individuazione e screening dei talenti.
Non si tratta semplicemente di cercare online nuovi prospetti, ma digitalizzare una parte (o gran parte) del processo di ricerca e selezione, sostituendo i vecchi strumenti offline e aiutando chi si occupa di HR a risparmiare tempo, ottimizzando le procedure e tracciando ogni azione, così da rendere il flusso più efficace.
Evoluzione del recruiting nell'era digitale
Nella maturità dell’era digitale, il recruiting è un’attività continuativa, che non consiste più solamente nella ricerca di persone con le competenze giuste per la propria azienda e nello scrutinio delle candidature.
La strategia di digital recruiting inizia con una comunicazione quotidiana coinvolgente che renda il brand attrattivo per i potenziali candidati. È fondamentale strutturare un sistema organizzato per raccogliere i curriculum direttamente dal web e archiviarli in modo efficiente, garantendo accessibilità in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo. Inoltre, è essenziale implementare un sistema automatizzato per l'analisi dei curriculum e l'interazione istantanea con i profili più interessanti, anche in modalità remota. Questa digitalizzazione coinvolge diverse funzioni interconnesse, creando un approccio integrato al reclutamento.
I vantaggi del digital recruiting
- Più canali di reclutamento, con l’integrazione di social network quali LinkedIn, aggregatori quali Indeed, per non dire di piattaforme innovative come LearK e del sito web aziendale.
- Più candidati raggiungibili, grazie alla pervasività dei social network, alla possibilità di raggiungere profili anche molto specifici, grazie alla pubblicità mirata.
- Più efficienza nell’intero processo, grazie all’AI, a software capaci di fare un primo screening automatizzato dei CV ricevuti, a test online per valutare le reali abilità dei candidati selezionati, video-colloqui e aggiornamenti automatici via e-mail.
- Più coinvolgimento dei candidati, grazie all’agilità della comunicazione digitale, all’integrazione dell’intelligenza artificiale, ma anche a sistemi di aggiornamento automatici sul percorso di selezione.
- Miglioramento dell’employer branding, attraverso una strategia di comunicazione multicanale, dal sito ai social network, una migliore gestione delle interazioni con potenziali candidati, grazie a chat, messaggi sui social, form di contatto e risposte parzialmente automatizzate.
Efficienza e velocità
Gli aspetti più interessanti del digital recruiting consistono nell’efficienza del processo digitalizzato e nella sua velocità.
Ogni fase - dalla diffusione dell’offerta di lavoro alla ricerca dei candidati, dalla ricezione dei CV al loro screening - accelera, grazie alla possibilità di raccogliere informazioni online e vagliarle automaticamente. Ogni fase è non solo più rapida, ma anche meglio organizzata, grazie alla definizione di un flusso primariamente digitale, tracciabile e ottimizzabile secondo le opportunità.
Innovazione e accuratezza
Efficienza e rapidità di esecuzione sono possibili grazie all’innovazione e all’accuratezza degli strumenti digitali: non solo dei tool per la raccolta dei curriculum o dell’algoritmo di LinkedIn, ma anche dei sistemi di tracciamento dei canali, degli spazi cloud per l’archiviazione e l’accesso a CV e schede di valutazione, del potenziale comunicativo di blog e social network, delle possibilità di personalizzazione del sito web.
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Strategie di digital recruiting
Organizzare una strategia di digital recruiting, date le premesse, richiede alcune attenzioni. Innanzitutto, serve sviluppare relazioni trasparenti, forti e proattive con i candidati ideali, pensando sia alle necessità cogenti, sia alle possibilità future. Il digitale aiuta a coltivare questi contatti e a non perdere il polso della situazione.
Essere onesti e leali è un altro requisito essenziale: sia sulle modalità di selezione e gli strumenti utilizzati nel processo, sia riguardo ai dettagli dell’offerta. Online (quasi) niente scompare o resta silente a lungo e il boomerang di un approccio poco nitido può colpire l’appetibilità dell’azienda presso altri candidati.
Coinvolgere i candidati attraverso i social media, e-mail personalizzate, chatbot e interviste sempre più efficaci e mirate (alle necessità dell’organizzazione ma anche a svelare il potenziale dei possibili collaboratori). Infine, curare l’employer branding dell’azienda, per darle visibilità, raccontarla al meglio, proporre la propria cultura e la propria idea di lavoro, così da attrarre quasi spontaneamente i talenti migliori.
Una strategia di digital recruiting ottimale non può che attuarsi simultaneamente su più canali, sfruttando il potenziale tecnico e raggiungendo il pubblico di riferimento con messaggi verticali, interessanti e ridondanti, attraverso strumenti diversi.
Strumenti per il digital recruiting
- Il sito web aziendale, su cui pubblicare le offerte di lavoro, attraverso cui raccogliere CV e candidature, ma anche raccontare l’organizzazione e corroborare l’employer branding online.
- I siti specialistici per il lavoro, su cui pubblicare i propri annunci e attraverso i quali ricevere candidature mirate, affidandosi al traffico aggregato generato da questi portali.
- I portali delle agenzie per il lavoro, che offrono servizi specifici per le imprese, oltre ad aiutare nella fase iniziale della selezione.
- I social network aziendali, perfetti per l’employer branding ma anche per promuovere le posizioni libere e ricercare direttamente i possibili candidati.
- Le applicazioni innovative come LearK, native digitali e capaci di semplificare e ottimizzare l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro.
Come fare digital recruiting con LearK
Tra le piattaforme più intriganti utili al digital recruiting c’è LearK, che supporta le aziende nella digitalizzazione di alcuni processi HR, agevola il dialogo con i possibili candidati e migliora il matching tra necessità e competenze presenti sul mercato.
Il tutto, integrando sito web e social network aziendali, archivio CV in cloud e motore di ricerca per trovare i candidati in un unico circolo virtuoso, con la possibilità di formarli specificamente.
Funzionalità e vantaggi di LearK
LearK permette la raccolta dei CV direttamente dai social network e dal sito web aziendale, organizzando un archivio digitale sempre raggiungibile e GDPR compliant.
Grazie al motore di ricerca intelligente e ai filtri verticali, è possibile cercare in tempo reale - tra decine di migliaia di profili – la persona più affini alle necessità dell’azienda, senza bisogno di scrivere un annuncio di lavoro.
I CV inseriti nel sistema e nell’archivio aziendale in cloud si aggiornano automaticamente ogni volta che i candidati li implementano, e le competenze sono validate dal sistema, che richiede periodicamente ai candidati a verificare le informazioni, così da avere maggiore visibilità.
Tutte queste peculiarità velocizzano il recruiting, diminuiscono le possibilità di errore e mettono le imprese al riparo da multe per violazione del GDPR nel trattamento dei dati dei candidati.
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